Qual è lo stipendio netto reale che ottieni grazie al tuo lavoro? La risposta potrebbe sorprenderti

Qualche giorno fa ho finito di leggere il libro “Your money or your life” di Vicki Robin e Joe Dominguez che al momento della sua pubblicazione è stato considerato una delle opere costituenti del movimento FIRE.

Dal mio personalissimo punto di vista non si tratta di un capolavoro letterario di finanza personale, ma al suo interno ho trovato un’idea molto interessante che tengo a condividere con voi che riguarda il concetto di stipendio netto.

Si tratta del “Rapporto Energia-Vitale e Guadagno reale” che per semplicità chiamerò stipendio netto reale (dall’inglese “Life energy-to-pay ratio”). Lo considero alquanto rivoluzionario per due ragioni fondamentali. Da un lato fornisce un metodo alternativo (e per molti versi più accurato) per calcolare il tuo guadagno reale tenendo conto anche dei costi personali in cui incorri per fare il tuo lavoro. Dall’altro perché puoi utilizzarlo per decidere in cosa valga la pena spendere i soldi che guadagni.

In questo post ti spiegherò chiaramente cos’è lo stipendio netto reale e come puoi usarlo per capire quanto guadagni realmente e migliorare il modo con cui decidi di spendere i tuoi soldi.

Alla fine dell’articolo ti fornirò un link per accedere al calcolatore gratuito del tuo stipendio netto reale.

Cos’è lo stipendio netto reale?

Per comprenderlo appieno è utile affrontare separatamente i due concetti base che lo costituiscono: l’energia vitale e i guadagni netti.

Concetto #1: il tempo che realmente dedichi al lavoro

In soldoni, si tratta del tempo che dedichi al tuo lavoro per guadagnare il denaro che usi per vivere. L’unità di misura dell’energia vitale sono tipicamente le ore.

Il calcolo di questo numero potrebbe sembrarti banale: in fondo è il numero di ore passate a lavoro no? Non è così, o meglio, non è l’unico aspetto da considerare.

Per calcolare correttamente l’energia vitale dedicata al tuo lavoro, non è sufficiente prendere in considerazione le effettive ore di lavoro (ossia le classiche 8 ore giornaliere come da contratto). Sono sicuramente di più ma il numero esatto dipende molto dalla tua situazione specifica. La regola generale si basa sul prendere in considerazione tutte le attività (e il tempo necessario per svolgere) necessarie per portare a termine il tuo lavoro. Tipicamente abbiamo:

  • il tempo impiegato per prepararci per andare a lavoro (lavarsi, vestirsi, fare colazione)
  • quello necessario per recarsi al luogo di lavoro e tornare a casa a fine giornata
  • il tempo necessario per “staccare” una volta terminata la giornata lavorativa

Mi rendo conto che a un primo impatto queste voci possano apparire “bizzarre”. Ti faccio due esempi che ci accompagneranno durante l’articolo per rendere il tutto più chiaro.

Esempio: Giovanna

Giovanna svolge lavora come ingegnere informatico in un’azienda tecnologica.

Dedica 30 minuti al mattino per prepararsi e fare colazione prima di uscire di casa. Impiega circa 30 minuti ogni giorno per raggiungere il lavoro e altri 30 minuti per tornare a casa. Il suo orario di lavoro effettivo è di 8 ore al giorno, cinque giorni alla settimana ma generalmente resta al lavoro 2 ore in più perchè il suo team è troppo piccolo per la mole di lavoro da svolgere.

Infine, Giovanna sta attraversando una fase complessa della sua vita professionale a causa di problemi con il suo responsabile con cui non va particolarmente d’accordo. Quando torna a casa dopo il lavoro, Giovanna spende circa un’ora al telefono con sua madre, tipicamente per parlare dei suoi problemi a lavoro e chiedere consigli.

Siamo pronti per calcolare il tempo totale dedicato al lavoro per settimana:

AttivitàOre
Tempo di preparazione per il lavoro0,5
Tempo dedicato al trasporto1
Tempo di lavoro effettivo10
Tempo per “staccare”1
Totale12,5

Appare dunque chiaro che, in realtà, Giovanna non dedichi 8 ore al giorno al suo lavoro, bensì 12,5. Teniamo questo numero in mente perchè ci tornerà utile successivamente.

Concetto #2: I guadagni netti, ovvero quando intaschi realmente

Il secondo componente necessario per il calcolo dello stipendio netto reale è, il guadagno netto. Anche in questo caso potrebbe sembrarti banale. Basta guardare quanto il tuo datore di lavoro ti invia ogni mese sul conto corrente? La risposta è no. Come per il paragrafo precedente, anche in questo caso ci sono delle considerazioni ulteriori da fare.

Il guadagno reale che riesci a ottenere grazie al tuo lavoro non si calcola esclusivamente prendendo in considerazione lo stipendio nominale netto. Quest’ultimo è un numero che non tiene conto delle spese legate allo svolgimento del tuo lavoro.

Ci sono una serie di costi di cui tipicamente non teniamo conto ma che, in realtà, sono necessari per mantenere il nostro impiego. Si tratta di costi che non avresti se avessi un’altra occupazione, quindi strettamente correlati al lavoro che fai e a esso imputabili.

Torniamo all’esempio di Giovanna per analizzare la sua situazione.

Giovanna

Giovanna ha un ottimo stipendio, circa 30.000 euro annui netti e ha 4 settimane di ferie l’anno. Ma il suo lavoro comporta anche delle spese.

Purtroppo lo stare davanti al computer per tante ore consecutive ha creato dei lievi problemi articolari. Giovanna riesce a trovare sollievo grazie alla sua osteopata che costa 50 euro l’ora e da cui si reca circa due volte al mese.

Inoltre, a causa dei problemi a lavoro, la sera Giovanna ha poca voglia di cucinare e preferisce ordinare il cibo usando un’app di consegna a domicilio. Giovanna ordina mediamente 3 volte a settimana spendendo circa 20 euro per ogni ordine.

Giovanna vive in una grande città italiana. Oltre al fatto che non ama guidare nel traffico, non ha mai avuto la necessità di avere un’automobile, preferendo i mezzi pubblici. Tuttavia, gli uffici dell’azienda per cui lavora si trovano in periferia, in una zona non collegata con i mezzi pubblici. Per questo motivo, Giovanna ha dovuto acquistare un’auto che le costa mediamente 350 euro al mese.

Per facilità, ti suggerisco di calcolare inizialmente i guadagni e i costi su base mensile. Di seguito la situazione di Giovanna:

GuadagniImporto annuale
Stipendio netto 30.000€
Voci di costoImporto mensile
Osteopata100€
Consegna cibo a domicilio 240€
Automobile350€
Totale690€

Tirando le fila, Giovanna ogni mese guadagna 2.500 euro ma ne spende 690 per far fronte ai costi legati al suo lavoro e che non avrebbe se avesse un impiego differente.

Come si calcola lo stipendio netto reale?

Una volta compresi i concetti visti in precedenza, non resta che mettere tutto a fattor comune.

Il rapporto tra energia vitale e guadagni non è altro che la divisione dei guadagni derivanti dal tuo lavoro al netto dei costi a esso connessi per il tempo necessario per svolgerlo. Per farlo nel modo corretto, ti consiglio di rapportare tutto a un’unità di misura comune, ovvero il guadagno per un’ora di lavoro.

Vediamo come se la cava Giovanna.

Giovanna

Abbiamo appena visto che grazie al suo lavoro, Giovanna guadagna 30.000 euro l’anno. I costi che sostiene per mantenerlo, invece, ammontano a 690 euro mensili, equivalenti a 8.280 euro l’anno. Il suo guadagno reale, quindi, risulta essere 21.720 euro l’anno.

In base a quanto visto all’inizio, Giovanna lavora mediamente 48 settimane l’anno 5 giorni a settimana. Sebbene il suo contratto preveda 8 ore di lavoro giornaliere, Giovanna in realtà ne dedica ben 12,5. Il totale ammonta a 3.000 ore l’anno dedicate al suo lavoro.

Il rapporto tra il guadagno reale di Giovanna e le ore da lei effettivamente dedicate al lavoro è:

21.720€ / 3.000 = 7,24€ l’ora

Il guadagno reale di Giovanna è di 7,24€ l’ora. Se invece utilizzassimo i numeri come da contratto, avremmo un guadagno “nominale” di 15,6€ l’ora.

Come puoi vedere, se si basasse solo sui numeri contrattuali, Giovanna non si renderebbe conte che in realtà ha un guadagno netto molto inferiore. Meno della metà per precisione.

Perché è importante conoscere il tuo stipendio netto reale?

Avere un’idea precisa del tuo guadagno reale è un’informazione fondamentale. I motivi sono molteplici ma i più importanti e degni di nota sono essenzialmente due.

Motivo #1: riflettere sulla tua situazione personale

Da un lato, conoscere il tuo guadagno reale ti permette di fare delle riflessioni importanti sulla tua situazione personale.

Tra queste spicca la valutazione della soddisfazione lavorativa e dell’equilibrio tra la tua vita lavorativa e quella professionale. Conoscere quanto tempo ed energia dedichi al lavoro ti aiuta a valutare quanto sei soddisfatti del tuo attuale impiego. Se il lavoro attuale ti procura stress, insoddisfazione o squilibri nella vita personale, quantificarne l’energia vitale impiegata potrebbe essere un segnale. Sarà arrivato il momento di esplorare altre opportunità che potrebbero offrirti una maggiore qualità di vita?

Motivo #2: spendere i soldi con maggior consapevolezza

Invece di concentrarsi esclusivamente sul valore monetario, questo rapporto sposta l’attenzione sul tempo e sugli sforzi necessari per guadagnare i fondi necessari ad acquistare qualcosa. Ritengo che si tratti di un concetto semplice ma potente in quanto ti permette di valutare il vero costo di un acquisto considerando la quantità di energia vitale che devi investire per permettertelo. E’ un modo diverso per determinare se il gioco valga la candela quando stai pensando di fare un acquisto.

Come usarlo per decidere se acquistare o meno qualcosa?

Se sai quanto guadagni realmente, puoi porti la domanda “Quanto della mia energia vitale dovrò investire per permettermi questo acquisto?”. In altri termini, sei in grado di riflettere sul valore reale che un acquisto ha per te.

Torniamo al caso di Giovanna per capire come potrebbe utilizzare questa informazione a suo vantaggio.

Giovanna

Giovanna sta considerando di acquistare un nuovo televisore da 600€. Come calcolato precedentemente, Giovanna guadagna realmente 7,24€ l’ora.

Dividendo il prezzo del televisore per il suo guadagno orario, risulta che Giovanna dovrebbe lavorare circa 83 ore per permetterselo. Stiamo parlando di circa 10 giorni del suo attuale lavoro.

Vale la pena lavorare 10 giorni per quel televisore? Solo Giovanna può rispondere a questa domanda. La cosa importante è che possa prendere questa decisione nel modo corretto. Avendo appena calcolato il suo Rapporto tra Energia Vitale e Guadagni, Giovanna ha uno strumento in più per decidere.

Conclusione

Conoscere il tuo guadagno reale ti offre una prospettiva unica sulla tua situazione lavorativa e finanziaria. Ti permette di valutare la tua soddisfazione lavorativa, l’equilibrio tra lavoro e vita personale e di prendere decisioni di spesa più consapevoli.

Spero sfrutterai i contenuti di questo post per fare scelte che rispecchino ciò che è veramente importante per te e permetterti di perseguire una vita finanziaria più appagante. Alla tua Felicità Finanziaria!

Ah, dimenticavo… Cliccando sul link qui sotto potrai accedere al calcolatore gratuito che ho creato appositamente per automatizzare questi calcoli. Usalo per scoprire subito qual’è il tuo reale stipendio netto e quanto ti costerebbe realmente un determinato prodotto o servizio.

Domande

Hai mai valutato quanto tempo ed energia dedichi al tuo lavoro? Cosa hai scoperto e come ha influenzato la tua percezione del tuo guadagno reale? Come utilizzeresti il concetto di guadagno reale per prendere decisioni finanziarie più consapevoli e mirate? Quali cambiamenti potresti apportare al tuo attuale lavoro o alla tua carriera per aumentare il tuo guadagno reale e migliorare la tua qualità di vita complessiva?

Mi farebbe molto piacere avere la tua opinione. Scrivimi a info@felicitafinanziaria.it o mandami un messaggio per dirmi cosa ne pensi!

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