Quanti conti correnti avere per superare una potenziale crisi bancaria?

Molti di noi posseggono un unico conto corrente dove accumulano l’intero patrimonio. Si tratta di un comportamento non privo di rischi. In questo post voglio spiegarti perché, quali sono i rischi connessi e come scegliere quanti conti correnti avere idealmente. Buona lettura!

Cos’è un conto corrente?

Un conto corrente è uno strumento bancario che permette alle persone di depositare e prelevare denaro in modo rapido e facile. In pratica, è un conto che tiene traccia di tutte le transazioni di denaro che avvengono attraverso di esso.

Avete mai visto un film western con le famose “diligenze” sistematicamente assaltate da banditi armati fino ai denti? Semplificando al massimo (forse troppo), uno degli scopi principali dei conti correnti è di evitare che un individuo debba proteggere autonomamente il proprio denaro, specialmente quando ha bisogno di “spostarli” per pagare, investirli, etc. La “comodità” del conto corrente è ancora più accentuata se pensiamo alla ormai totale dematerializzazione del denaro. 

quanti conti correnti avere

I conti correnti sono comunemente usati per ricevere lo stipendio, pagare le bollette e fare acquisti con carte di credito o di debito collegate. In genere, le banche offrono anche servizi di online banking che consentono di controllare il saldo e l’attività del conto, effettuare trasferimenti di denaro e gestire altre operazioni bancarie tramite Internet.

Il termine conto corrente viene utilizzato come sinonimo di “conto bancario” anche se si tratta di due cose diverse. Il secondo può essere usato in modo più ampio per riferirsi a qualsiasi tipo di conto che si ha presso una banca, mentre il  primo si riferisce a un tipo specifico di conto bancario. Altri tipi di conti bancari possono includere conti di risparmio, conti deposito, conti carte di credito e conti di investimento. Ognuno di questi conti ha le proprie caratteristiche, vantaggi e restrizioni.

Esiste una protezione per i conti correnti italiani?

Fortunatamente, si! Tutti i conti correnti in Italia (anche quelli di banche estere) sono protetti da alcune garanzie offerte dal sistema bancario e dalle autorità di regolamentazione.

In particolare, i depositi bancari fino a 100.000 euro per ogni depositante in ogni banca sono garantiti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). Per il credito cooperativo esiste un fondo analogo denominato Fondo di Garanzia dei Depositanti per le Banche di Credito Cooperativo (FGDBCC). Si tratta di istituzioni creata dal sistema bancario italiano per proteggere i depositi dei titolari di conti correnti e di altri prodotti bancari.

Ciò significa che, in caso di fallimento della banca, i depositi fino a 100.000 euro per depositante sarebbero rimborsati. Questa garanzia si applica a vari tipi di strumenti: depositi in conto corrente, conti di deposito, certificati di deposito, libretti di risparmio e assegni circolari.

Ti propongo due esempi per fare chiarezza sulle principali casistiche possibili:

Esempio 1: più conti correnti in banche diverse

Supponiamo che tu abbia un conto corrente contenente 100.000 euro presso la banca “X” e altri 120.000 euro presso la banca “Y”. In questo caso, la protezione di 100.000 euro si moltiplica per ogni conto corrente purché siano di istituti diversi. I tuoi soldi, quindi, sarebbero garantiti da una copertura complessiva pari a 200.000 euro.

Esempio 2: più conti correnti nella stessa banca

Supponiamo ora che tu abbia tre conti correnti, tutti aperti presso la banca “Z”. Ogni conto corrente contiene 100.000 euro per un totale complessivo di 300.000 euro. In questo caso, la protezione garantita resta di 100.000 euro e, nel caso la banca “Z” venisse liquidata, potresti non vederti restituiti i restanti 200.000.

Quali sono i rischi per il sistema bancario italiano?

Abbiamo recentemente assistito all’ennesimo crack di una banca estera i cui effetti a catena hanno avuto impatti sul sistema bancario internazionale. Mi riferisco al recente collasso di SVB e Credit Suisse che costituisce solo l’ultimo episodio di un trend iniziato da tempo (vedi collasso Lehman Brothers nel 2007). Si tratta di sintomi di una fragilità strutturale del sistema bancario mondiale, ma approfondiremo questo tema (complesso) in un’altra sede.

Tornando a noi, la preoccupazione più immediata è: i soldi di noi italiani sono al sicuro?

Sebbene in passato non siano mancati gravi episodi (Monte dei Paschi, Banche Venete, etc.), gli istituti bancari italiani oggi sono considerati solidi e stabili, specialmente se paragonati alle loro controparti statunitensi. Più nello specifico, tutte le banche italiane (ed europee) di qualsiasi dimensione sono soggette a regole stringenti, requisito che non vale in tutti i Paesi occidentali.

Il sistema bancario italiano è regolamentato dalla Banca d’Italia, che si assicura che le banche rispettino i requisiti di capitale e di liquidità stabiliti a livello europeo. Inoltre, la Banca d’Italia monitora costantemente la stabilità finanziaria delle banche italiane e può intervenire, se necessario, per garantire la loro solidità.

Per chi volesse entrare nello specifico, esistono alcuni indici attraverso cui monitorare la solidità degli istituti bancari. In questo articolo vengono spiegati nel dettaglio. La cosa importante è che, proprio grazie alle stringenti norme in vigore, al momento in nostri istituti di credito rispettano egregiamente i parametri imposti. Sulla carta, quindi, non c’è nulla di cui preoccuparsi.

Tuttavia, come in ogni sistema bancario, esiste sempre un certo grado di rischio associato alle attività bancarie. Premesso che non esiste un’alternativa al conto corrente (chi allude a cripto o prepagate non conosce l’argomento), chi lo usa può ridurre il rischio utilizzando più di un conto corrente.

Come scegliere quanti conti correnti avere?

Depositare tutti i soldi all’interno dello stesso istituto bancario è molto simile a mettere tutte le uova nello stesso paniere. Per mitigare il rischio (seppur improbabile qui da noi) che un istituto vada a gambe per aria, occorrerebbe utilizzare più di un conto bancario.

La domanda qui sorge spontanea: qual è il numero ideale di conti bancari da possedere per ritenersi al sicuro da eventuali crack bancari in Italia?

Come spesso accade la risposta è: dipende. I parametri che dovresti tenere in considerazione quando fai questa scelta sono tre:

Parametro #1: quanto denaro possiedi

Come abbiamo visto precedentemente, in Italia i conti bancari sono protetti dal fondo interbancario di tutela e dal fondo di garanzia fino a cento mila euro per istituto bancario in cui un individuo detiene un rapporto attivo.

Questo implica che, se possiedi una cifra superiore, la parte eccedente non sarebbe tutelata. Per ottenere una protezione per tutti i tuoi soldi, dovresti suddividerli in più conti per ridurre il rischio di non essere tutelato/a nel caso il tuo istituto andasse in crisi.

Paramento #2: la solidità degli istituti bancari a cui ti affidi

La media degli istituti bancari italiani rispecchia pienamente i requisiti di capitalizzazione e liquidità imposti dalle stringanti normative europee. Tuttavia, ogni banca ha la sua situazione specifica e alcune potrebbero essere più in salute di altre.

Prima di depositare somme importanti presso un istituto, ti suggerisco di fare delle brevi ricerche online per avere la certezza che si tratti di una banca notoriamente solida. Questo articolo spiega bene quali sono i parametri da consultare per avere una visione precisa dello stato di salute di una banca.

Dal mio punto di vista, l’elemento più importante è la dimensione della banca. Gli istituti più grandi e quotati in borsa (Unicredit, Intesa Sanpaolo, etc.) sono soggetti a maggior scrutinio e hanno obblighi di divulgazione più stringenti rispetto ai più piccoli. Affidarsi a uno dei principali istituti italiani equivale ad avere maggior sicurezza.  

Parametro #3: quanto tempo può passare prima che ti servano quei soldi

L’ultimo aspetto, ma non di minore importanza, è quanto riusciresti a vivere senza poter accedere ai tuoi soldi qualora la tua banca saltasse per aria.

Mi spiego meglio: in un episodio simile, i fondi di garanzia sarebbero teoricamente obbligati a rimborsare il contenuto del conto bancario del risparmiatore entro 7 giorni. Ma, come spesso accade, la teoria si scontra con la realtà e nessuno può assicurarci che questo intervallo di tempo sarebbe effettivamente rispettato.

Il ragionamento è il seguente: anche se so che i miei soldi sarebbero assicurati, è importante che nel frattempo io possa accedere tranquillamente a una parte dei miei fondi per proseguire la mia vita senza particolari intoppi mentre aspetto che mi vengano restituiti. Ecco che depositarli in più conti correnti tornerebbe comodo perché diversificheresti il rischio di restare “intrappolato/a” qualora la tua banca andasse in crisi.

Avere troppi conti bancari è anch’esso un problema

Non bisogna esagerare. Avere troppi conti bancari sarebbe comunque un problema perché gestirli diventerebbe troppo oneroso da un punto di vista di energie e tempo necessario, oltre ai canoni e costi di gestione richiesti dalle banche.

Il numero corretto di conti che dovresti avere dipende dai tre parametri che ho citato sopra e sicuramente quello principale è a quanto ammonta il patrimonio che devi depositare.

Il mio consiglio: utilizza almeno 2 conti bancari

Salvo casi specifici in cui si è di fronte a patrimoni molto importati, dal mio punto di vista l’ideale sarebbe allocare i fondi in 2/3 conti bancari (a seconda del patrimonio) in banche nazionali di grandi dimensioni.

In questo modo goderesti di una copertura garantita complessiva di 200/300 mila euro e, in caso di crisi di uno degli istituti con cui hai il conto, riusciresti tranquillamente a vivere la tua vita utilizzando i fondi presenti sugli altri che (salvo congiunture apocalittiche) continuerebbero a essere pienamente operativi e sicuri.

Domande

Secondo te qual è il numero ideale di rapporti bancari da avere per ritenersi sufficientemente immuni a eventuali crisi? Come sceglieresti gli istituti a cui affidarti? La tua banca ha mai manifestato problemi di solidità/liquidità che hanno causato impatti negativi sulla tua vita?

Non succederebbe assolutamente nulla, anzi. Avere più conti correnti è un’ottima pratica per tutelare al meglio i tuoi soldi in caso di crisi bancaria.

Nulla di grave. Quando superi i 5000 euro sul tuo conto corrente sei tenuto/a al pagamento dell’imposta di bollo. L’ammontare è pari a 34,20 euro per le persone fisiche e circa 100 per quelle giuridiche.

Poiché i fondi tenuti sul conto corrente sono coperti da una garanzia fino a un massimo di 100 mila euro, l’ideale sarebbe non avere più di tale cifra. In alcuni casi ciò non è percorribile, specialmente per chi dispone di ingenti somme di denaro. Ciò gli richiederebbe l’apertura e gestione di un numero troppo elevato di conti bancari. Come descritto nell’articolo, l’ideale sarebbe utilizzare 2/3 conti correnti.

Si, ma devi essere cosciente del fatto che la tutela massima dei tuoi soldi ammonterebbe comunque a 100 mila euro a prescindere dal numero di conti correnti aperti nello stesso istituto. Diverso sarebbe il caso in cui i conti si trovassero in istituti differenti. In tal caso la copertura si moltiplicherebbe per il numero di istituti.

Mi farebbe molto piacere avere la tua opinione. Scrivimi a info@felicitafinanziaria.it o mandami un messaggio per dirmi cosa ne pensi!

Gestisci meglio i soldi per migliorare la tua vita

Iscriviti alla newsletter per restare aggiornato sui nuovi post, risorse gratuite e contenuti esclusivi


SOLDI GRATIS! 🙂

Ti consiglio alcuni ottimi servizi che uso tutti i giorni per generare soldi gratis:

American Express Blu: ottieni il 5% di cashback sugli acquisti per i primi 6 mesi, poi l'1% per sempre. Io la uso per tutti i miei acquisti!

Degiro: il miglior broker online con le commissioni più basse del mercato. Usa questo link per ottenere un bonus di 100€.

Conto corrente BBVA: l'unica banca che offre il cashback dell'1% sugli acquisti (ed è gratuita). Usa il codice 77660041871247 all'attivazione per ricevere 20€ dopo il tuo primo acquisto. Se fai una domiciliazione (ad esempio: bollette) ne ricevi altri 20€.

NeN: il miglior fornitore energetico sul mercato, e anche il più conveniente. Ricevi 48€ per ogni fornitura attivata!


Se ti piace, condividilo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *