Perché la qualità del sonno è importante per le tue finanze e come migliorarla

Un individuo adulto che gode di buona salute dovrebbe dormire almeno 7 ore a notte. Purtroppo la scarsa qualità del sonno e la breve durata sono problematiche piuttosto diffuse: secondo uno studio di YouGov e Oppo, più della metà degli italiani ha difficoltà nell’addormentarsi e 3 italiani su 4 dormono meno di 7 ore.

Durante gli anni universitari e l’inizio della mia carriera lavorativa mi veniva difficile dare priorità al sonno. Tra il lavoro, viaggi e uscite serali con gli amici, riuscivo a cavarmela con 6 ore di sonno notturno. Con l’avanzare dell’età il mio corpo pretende ritmi più equilibrati e un riposo lungo e di qualità. Da alcuni anni l’ho reso una delle mie priorità notandone i benefici sia sul mio benessere generale che sulle mie finanze.

Sebbene possa sembrare un argomento “lontano” da quelli che di solito tratto nel blog, sappi che non è così. In questo articolo voglio spiegarti perché il sonno è una priorità per la tua vita finanziaria dandoti alcuni consigli pratici qualora volessi migliorarlo.

La qualità del sonno influisce sulla produttività lavorativa

Esistono numerosi studi che evidenziano la forte correlazione tra la qualità del sonno e la produttività lavorativa.

Abitudini di riposo, l’insonnia, la sonnolenza e il russare sono associati a una diminuzione delle performance sul lavoro. Trattandosi di un’attività che svolgi per gran parte della giornata, dormire male e poco ha effetti negativi su moltissimi aspetti delle tue performance.

Dormire male una notte a causa di una cena particolarmente “ricca” non è un grande problema. Tutto si risolve dopo una notte di sano riposo per ripartire freschi il giorno successivo. Il problema reale sono le cattive abitudini. Questi comportamenti sono “strutturali” perchè li ripetiamo inconsapevolmente generando danni protratti nel tempo che in alcuni casi possono essere difficili da “rettificare”.

Le conseguenze sul tuo lavoro possono essere importanti…

La mancanza di sonno tende a generare sonnolenza, riduzione dell’attenzione e della capacità di concentramento per lunghi periodi di tempo. Ma non solo. Aumentano gli errori di disattenzione e l’irritabilità e si riduce la capacità di gestire situazioni di stress improvviso. Forbes ha stilato un riassunto dettagliato degli effetti che ti ripropongo di seguito:

  • Le tue capacità di memorizzazione e la tua produttività si potrebbero ridurre
  • Potresti sembrare un/una fannullone/a
  • Potrebbe risultarti difficile lavorare bene con altre persone
  • Le tue capacità di apprendimento potrebbero diminuire

…con gravi danni alle tue finanze

Si tratta di aspetti estremamente rilevanti a prescindere dalla tipologia di impiego lavorativo. Che tu sia la/il manager di una grande azienda, un operaio specializzato su macchinari complessi o un piccolo imprenditore, questi problemi hanno sempre e comunque conseguenze negative per le tue performance professionali. Queste possono variare in base alla gravità del problema.

Chi lavora come dipendente potrebbe perdere un aumento salariale o addirittura subire un licenziamento per giusta causa. Si tratta di situazioni spiacevoli: stiamo parlando di gravi danni all’attività più importante per generare il reddito necessario a mantenere il tuo stile di vita, risparmiare, investire e dare un futuro a te stesso/a e alla tua famiglia.

Non ne è immune chi lavora in proprio o possiede un’attività commerciale. Al posto di un superiore, queste persone rispondono direttamente al mercato, un’entità talvolta più spietata di un capo senza scrupoli.

Ottimizzare come dormi è imprescindibile per essere considerato/a una vera risorsa da chi ti paga in cambio del tuo tempo e lavoro.

Ti svelo alcuni trucchi per migliorare la qualità del sonno

Il sonno è un processo dinamico. Quando dormiamo, il cervello e il corpo attraversano diverse fasi che compongono il “ciclo del sonno“. Un altro aspetto fondamentale è “l’orologio interno” (ritmi cicardiani) in grado di regolare numerosi processi biologici, incluso il sonno.

Garantire un corretto ciclo del sonno e permettere a questo orologio di svolgere la sua attività è essenziale per dormire correttamente e trarre i numerosi benefici del riposo notturno.

Per migliorare la qualità del sonno, non dobbiamo far altro che spianare la strada al nostro corpo affinché porti a termine quello che già fa automaticamente: permetterci di dormire bene. Il punto è prendere coscienza degli effetti di alcune abitudini che ostacolano questi processi fondamentali e agire per correggerle.

Negli anni ho avuto la fortuna di imparare quali sono le tecniche principali per migliorare il sonno. Ti condivido quelli che per me sono le più importanti.

#1 Non bere alcool prima di andare a letto

Molti pensano erroneamente che l’alcool aiuti a dormire. Lo pensavo anche io fino a quando ho scoperto che la realtà è ben diversa.

L’alcol è una delle principali cause di disturbo del sonno. Sebbene per alcuni costituisca un aiuto nell’addormentarsi più velocemente, gli effetti negativi che ha sulla qualità del sonno sono enormi. Uno dei più importanti è che l’alcool scardina il ciclo del sonno riducendo il tempo speso dal cervello in fase REM, causando un sonno leggero e continui risvegli.

Poiché è un diuretico, bere alcool prima di dormire causa maggiore sudorazione notturna e frequenti visite al bagno per espellere liquidi.

A seconda della quantità di alcol assunta, potresti anche subire i cosiddetti “postumi da sbornia” con mal di testa più o meno intensi, sensazione di malessere generale e irritabilità.

Infine, l’alcool aumenta la probabilità di russare e di avere apnee notturne i cui effetti di medio e lungo termine non sono da sottovalutare.

Gli esperti consigliano di evitare o ridurre al minimo l’assunzione di alcool per preservare la qualità del sonno. Se proprio devi bere, allora il trucco sta nel non assumere alcol per alcune ore prima di andare a letto. In questo modo darai sufficiente tempo al corpo per processarlo prima del sonno riducendo il rischio che venga compromesso durante la notte. Se sei un amante del “bicchiere della staffa”, potrebbe aver senso rivalutare questa abitudine. Qui qualche altro consiglio utile sul tema.

Se mastichi l’inglese, ti segnalo questo episodio di Huberman Lab in cui l’argomento viene approfondito da un punto di vista scientifico. L’episodio dura 2 ore ma da qui puoi ascoltare direttamente la sezione dedicata alcool e sonno.

Il mio sonno non è più robusto come una volta. Per preservarne la qualità ho ormai da tempo deciso di non bere più alcool notando sin da subito i benefici.

Un altro motivo per cui ho smesso di bere è stato la volontà di smettere di fumare. Il mio cervello associa il bicchiere alla sigaretta: eliminare il primo mi ha permesso di interrompere con successo anche la seconda.

#2 Non fumare prima di dormire (e prova a smettere del tutto)

Recenti studi hanno dimostrato che il fumo aumenta drasticamente il rischio di insonnia. Tra l’altro, pare che siano le donne a beneficiare maggiormente dall’interruzione di questa cattiva abitudine. Altri studi evidenziano che il fumo causa difficoltà nel prendere sonno e frequenti risvegli notturni.

Come per l’alcool, il fumo ha un pessimo effetto sulla capacità del nostro cervello di regolare correttamente le fasi del ciclo del sonno.

Nel mio caso bere e fumare sono sempre state delle abitudini strettamente connesse tra loro. Se, come me, hai provato a smettere senza grande successo, prova a ridurre drasticamente il consumo di alcool.

Sebbene fossi un fumatore occasionale, ho provato diversi modi per smettere (anche un libro che ti consiglio di leggere). Tuttavia, ci sono finalmente riuscito solo interrompendo il consumo di alcool e, soprattutto, non è servito particolare sforzo.

#3 Non bere caffè oltre una certa ora

Grazie alla caffeina, il caffé ha la capacità di svegliarci e renderci più attenti e attivi. E poi, diciamocela tutta, chi non ama gustare un buon espresso al mattino o dopo i pasti?

Ma bisogna fare attenzione: la caffeina resta nell’organismo continuando a produrre i suoi effetti anche per 10-12 ore dopo l’assunzione. Purtroppo anche il caffè, se preso dopo una certa ora (tipicamente dopo la tarda mattinata), rischia di compromettere la capacità del cervello di regolare il ciclo del sonno. Come avrai notato, è un tema ricorrente.

Ti propongo un video interessante in cui lo scienziato del sonno Matt Walker parla proprio di questo fenomeno.

#4 Pratica attività fisica quotidianamente

Anche in questo caso esistono numerosi studi che dimostrano la correlazione tra esercizio fisico e qualità del sonno.

Più nello specifico, pare che praticare esercizio fisico in modo regolare riduca il rischio di insonnia notturna. Attraverso lo sport, chi soffre di questo disturbo avverte maggiore facilità nell’addormentarsi e nel dormire più a lungo.

Tuttavia, non bisogna praticare attività fisica a casaccio. L’orario in cui farla è fondamentale: facendo sport troppo tardi la sera, infatti, potresti “risvegliare” il tuo corpo generando l’effetto contrario. Meglio praticarla entro 2-3 ore prima di andare a letto.

#5 Non usare smartphone e/o PC prima di dormire

Gli schermi dei dispositivi elettronici come smartphone e PC emettono un tipo particolare di luce comunemente denominata “luce blu“, la stessa a cui siamo esposti naturalmente durante le ore diurne.

Questa luca sopprime la produzione di melatonina, il principale responsabile di quella sensazione di “sonnolenza” che tutti conosciamo bene. Si tratta di un ormone essenziale che il nostro corpo produce naturalmente la sera in assenza di luce blu (luce del sole). Osservare lo schermo dello smartphone o del PC durante le ore notturne equivale, quindi, a interrompere la naturale sensazione di “sonno”, imprescindibile per addormentarsi naturalmente.

Se proprio non riesci a gestire l’irrefrenabile desiderio di usare il tuo smartphone a letto, attiva la “modalità notturna” sulle impostazioni del dispositivo oppure acquista un paio di occhiali con filtro luce blu.

Domande

Pensi che il risposo notturno sia una priorità oppure un’attività inutile che toglie tempo ad altre cose più importanti? L’avanzare dell’età ha influito su come percepisci l’importanza del dormire bene? Hai qualche suggerimento aggiuntivo per chi è interessato/a a ottimizzare il proprio riposo?

Mi farebbe molto piacere avere la tua opinione. Scrivimi a info@felicitafinanziaria.it o mandami un messaggio per dirmi cosa ne pensi!

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2 commenti su “Perché la qualità del sonno è importante per le tue finanze e come migliorarla”

  1. Bellissimo leggere l’articolo alle 7.57 di mattina perché il tuo corpo ormai riemerge automaticamente dalle tenebre.

    Articolo pazzesco! Spesso tendiamo a over complicare le cose ma per essere performanti basta solo dormire bene, mangiare con regolarità, non essere stitici e fare almeno 3000 passi al giorno.

    Assurdo in quanti cerchino guide pratiche quando basta davvero poco… un po’ come la finanza personale, no?

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