Polizza vita caso morte: perché anche tu dovresti averne una

Cosa fare per garantire lo stesso tenore di vita alla tua famiglia o ai tuoi cari qualora dovessi malauguratamente venire a mancare? Alcuni evitano semplicemente di pensarci, spostando la questione al domani, fino a quando non sarà troppo tardi per affrontarla in modo corretto. Altri, invece, si pongono il problema e cercano delle soluzioni. Se stai leggendo questo post, probabilmente fai parte della seconda categoria. In questo post vedremo perché avere una polizza sulla vita in caso di morte è importante.

Ti racconto la mia esperienza con la stipula dell’assicurazione vita caso morte

Qualche tempo fa, infatti, io stesso mi sono posto questa stessa domanda e ho deciso di sottoscrivere una polizza vita in caso di morte per proteggere il tenore di vita di mia moglie nel caso dovessi venire a mancare. Nel mio caso è stato un processo lungo e complesso perché volevo assicurarmi di trovare la soluzione migliore in termini di qualità prezzo. Visto che ho la fortuna di poter scrivere sul mio blog, ho deciso di condividere quanto ho imparato in questo articolo.

Il post di oggi non sarà una guida completa sull’assicurazione vita in generale in quanto questo tipo di strumento è composto da varie sottocategorie. Oltre alle assicurazioni sulla vita caso morte, infatti, esistono anche assicurazioni sulla vita (chiamate “caso vita”) che consistono in veri e propri strumenti di investimento.

Se ti interessa approfondire il tema sulla l’assicurazione vita come investimento, leggi il post di Investimi.com dove troverai informazioni su tutte le categorie di polizze assicurative acquistabili per investire.

Cos’è l’assicurazione sulla vita caso morte?

Come avrai sicuramente già capito, l’assicurazione sulla vita non è altro che una polizza assicurativa emessa da una compagnia assicurativa. Molte delle grandi compagnie da cui acquistiamo polizze per l’assicurazione auto, moto, scoppio e incendio, etc. offrono anche assicurazioni sulla vita.

Il funzionamento di una polizza vita caso morte è piuttosto semplice:

  • L’assicurato paga un premio mensile o annuale alla compagnia assicurativa per un certo periodo di tempo, chiamato periodo di validità della polizza. Tipicamente varia dai 10 ai 30 anni a seconda delle esigenze e dalla compagnia che si sceglie
  • Se l’assicurato dovesse morire durante il periodo di validità, la compagnia assicurativa corrisponderebbe una somma di denaro ai beneficiari della polizza.  Sia l’importo da pagare che i beneficiari (tipicamente coniuge o figli ma può essere chiunque) sono già definiti dall’assicurato in fase di stipula della polizza.

Se deciderai di acquistarne una, non ti sarà difficile trovare qualcuno disposto a venderti una polizza. La parte complicata sarà scegliere quella giusta. Ma se stai leggendo questo post vuol dire che l’argomento ti interessa, e cercherò di darti alcune informazioni utili per poter facilitare la tua scelta.

Come al solito, non voglio pubblicizzare alcuna compagnia specifica ma ti darò alcuni strumenti importanti per pensare in modo critico a quale potrebbe essere la polizza giusta per le tue esigenze. Partiamo dalla cosa più importante: perché anche tu dovresti avere un’assicurazione vita caso morte?

Perché anche tu dovresti avere una polizza vita caso morte?

Il motivo per cui questo tipo di polizza è fondamentale è che, qualora venissi a mancare, riusciresti a garantire risorse finanziare per la tua famiglia e/o altre persone che oggi dipendono da te.

Immaginare che un giorno potremo morire, anche prima del previsto, sembra qualcosa di remoto di cui ha poco senso preoccuparsi ora. Questo è quello che pensano in molti, specialmente i giovani e noi fortunati a godere di buona salute. Al contrario, chi è già avanti con l’età e/o soffre di qualche patologia, questo problema se lo pone eccome.

Il problema è che quando sei giovane e sano, ti sembrerà stupido spendere soldi per assicurarti contro una cosa che, molto probabilmente, non accadrà  in modo prematuro

D’altronde è proprio così che le assicurazioni riescono a guadagnare: da un lato assicurano tanti di individui contro un rischio specifico (come in questo caso, ovvero che la morte avvenga entro un periodo predefinito) chiedendo a tutti (tanti) assicurati di versare un premio. Dall’altro l’assicurazione è perfettamente cosciente che solo poche di queste persone subiranno un danno da questo rischio. Il resto degli assicurati continuerà a vivere oltre il periodo di validità della polizza, quindi, i soldi incassati dalla compagnia assicurativa come premi saranno superiori rispetto a quelli esborsati come indennizzo.

Assicurati quando sei giovane ed in salute

Il problema è che stipulare un’assicurazione sulla vita caso morte è molto più conveniente quando si è giovani e sani (quando non ne hai bisogno) che da anziani e malati (quando, invece, ti serve). Questo perché all’aumentare del rischio (quando sei anziano e/o malato è più probabile che tu possa morire) aumenta il premio che la compagnia assicurativa ti chiederà.

Non vale la pena coprire tutti i rischi possibili nella vita, anche perché rimarresti senza soldi per vivere visto che i rischi assicurabili sono veramente tanti (alcuni VIP , ad esempio, assicurano le proprie parti del corpo). Ma vale sicuramente la pena proteggersi contro eventi che hanno una bassa probabilità di verificarsi ma un enorme impatto negativo qualora ciò accadesse.

Esempio: Assicurarsi contro la perdita del lavoro a 30 anni non ha molto senso perché il rischio di perdere il lavoro esiste ed è concreto, ma l’impatto negativo è relativamente basso perché oggigiorno trovare un altro impiego a quell’età è qualcosa di fattibile. Pagare un premio assicurativo per proteggersi da questo evento ha poco senso.

Assicurarsi all’età di 30 anni contro la propria morte, invece, ha molto senso quando si hanno coniuge, figli, genitori o altre persone a carico che dipendono dal tuo reddito. La probabilità che tu muoia è molto bassa ma, qualora cioè dovesse malauguratamente accadere, potrebbe essere finanziariamente disastroso per chi dipende economicamente da te. Non puoi controllare le loro emozioni o evitare che soffrano ma, parlando di soldi, puoi assicurarti che le persone a cui tieni abbiano una vita finanziariamente serena nel caso tu non dovessi più esserci per prenderti cura di loro.

Arrivati a questo punto avrai sicuramente compreso che stipulare un’assicurazione sulla vita in caso di morte ha un costo, detto premio, e che il costo non è uguale per chiunque. Ed è esattamente così perché il costo dipende da alcune caratteristiche che vedremo di seguito.

Da cosa dipende l’ammontare del premio?

Quando stipuli un’assicurazione vita caso morte, la compagnia assicurativa terrà conto di vari fattori, tra cui i più importanti sono l’età, il lavoro, le condizioni di salute, se sei fumatore, la durata della polizza e il capitale assicurato. Vediamoli uno per uno:

  • Età: per la compagnia assicurativa è diverso assicurare contro il rischio morte  una persona di 30 anni rispetto a una di 60. Il rischio di morte è significativamente più alto per l’individuo più anziano. Per rendere sostenibile assicurare anche lui/lei, la compagnia chiederà a questa persona un premio più alto rispetto all’individuo di 30 anni. Ecco perché stipulare questo tipo di polizza quando sei giovane ha molto senso in quanto il premio da pagare è nettamente più basso e, soprattutto, rimane bloccato per tutta la durata della polizza.
  • Lavoro: se fai un lavoro soggetto a pericoli per la tua salute, allora la compagnia assicurativa ne terrà conto chiedendoti un premio più alto. Mestieri come il muratore, l’ascensorista o il magazziniere sono soggetti a rischi come la presenza di macchinari pericolosi o sostanze nocive sul posto di lavoro. La compagnia assicurativa ne terrà sicuramente conto.
  • Condizioni di salute: una persona che gode di buona salute ha un rischio inferiore di morire rispetto a una con patologie. Analogamente a quanto detto sopra, a parità di condizioni, il premio del primo sarà sicuramente inferiore rispetto al secondo.
  • Fumo: chi fuma è più soggetto ad avere problemi di salute e quindi ha un rischio maggiore di morte prematura. L’effetto su un eventuale premio è quello di farlo aumentare.
  • Durata della polizza: qui entriamo in un tema importante, che riguarda la durata del periodo di validità della polizza assicurativa, ovvero il numero di anni in cui il rischio di morte dell’assicurato è coperto. Si tratta del periodo in cui l’assicurazione sarebbe obbligata a corrispondere l’indennizzo al beneficiario in caso di morte di dell’assicurato. All’aumentare della durata della polizza aumenterà il premio richiesto dalla compagnia assicurativa.
  • Capitale assicurato: l’ultima variabile consiste nella somma che vuoi venga corrisposta al beneficiario in caso di morte. Più è alta la somma che vuoi assicurare, più alto sarà il premio.

Qual è la durata ideale per l’assicurazione sulla vita in caso di morte?

Purtroppo, come per la maggior parte delle domande di questo tipo, la risposta è: dipende. La prima cosa che ti consiglio di valutare è quanto a lungo pensi che chi dipende economicamente da te avrà bisogno del tuo sostegno finanziario.

Esempio. Se avessi dei figli molto piccoli e un mutuo con molti anni da estinguere, sarebbe opportuno che tu scegliessi una durata lunga, idealmente tra i 15 e i 25 anni per fare in modo che, nel caso non dovessi più esserci, i figli abbiano le risorse necessarie per mantenersi durante gli studi e arrivare serenamente all’età in cui inizieranno a lavorare ed essere indipendenti.

Per chi è ancora giovane, sconsiglio di scegliere durate superiori ai 20-25 anni per due motivi:

  1. la differenza tra il premio di una polizza con durata 20 anni e una di 30 è sostanziale in quanto il rischio di morte in quei 10 anni aumenta esponenzialmente.
  2. in 20-25 anni, avrai tutto il tempo per auto-assicurarti per il periodo che va oltre la durata della polizza. Basterà mettere da parte dei soldi da lasciare in eredità ai tuoi cari, senza il bisogno di pagare una compagnia assicurativa.

Qual è il capitale ideale da assicurare?

Non esiste un capitale standard, tutto si basa sulle tue necessità specifiche. In particolare, devi considerare quello di cui avrebbe bisogno chi dipende finanziariamente da te per continuare serenamente a vivere senza cambiare significativamente il proprio stile di vita.

Se avessi un coniuge che lavora e figli in fase di fine carriera scolastica potresti assicurare un capitale minore, ad esempio cento mila euro. Questo darebbe loro la tranquillità di ultimare gli studi qualora volessero frequentare un’università privata.

Nel caso in cui, invece, avessi una famiglia totalmente dipendente dal tuo reddito e, come spesso accade, anche un mutuo alle spalle, dovresti sicuramente pensare di assicurare un capitale superiore. L’importo dovrebbe essere almeno sufficiente a coprire sia il valore del mutuo residuo che mantenere i figli fino alla loro entrata nel mondo del lavoro evitando di caricare tutti questi costi sulle spalle del coniuge.

Ti spiego qual è stata la mia scelta

Nel mio caso, ho scelto una polizza con durata 20 anni e un capitale assicurato di 200 mila euro. Ho 34 anni, una discreta probabilità di accumulare risorse economiche nel tempo e una moglie che è in grado di fare lo stesso. Ritengo che, se dovessi morire tra più di 20 anni, mia moglie e i miei eventuali figli sarebbero finanziariamente coperti grazie ai soldi accumulati precedentemente. [mz7] 

Per questo motivo non credo sia utile allungare la durata della copertura assicurativa, specialmente considerando l’aumento considerevole del premio. Se dovessi morire prematuramente prima di questi 20 anni, invece, il problema sarebbe più grave. Uno degli aspetti più importanti è mutuo sulla casa in cui abitiamo e che la mia famiglia potrebbe avere difficoltà a ripagare fino a scadenza. Questo è stato uno dei fattori principali nella scelta del capitale da assicurare, anche tenendo in considerazione i risparmi e gli investimenti che già possediamo.

Come trovare la migliore assicurazione sulla vita caso morte?

A differenza di altri Paesi, in Italia non abbiamo molti comparatori online nel campo delle assicurazioni sulla vita. Ce ne sono vari per le polizze auto & moto ma quando si parla di assicurazioni vita, il nostro ecosistema di portali online lascia abbastanza a desiderare.

Ritengo che Segugio.it sia tra quelli più completo ma, comunque, molto limitato rispetto a quello che offre il mercato offline “tradizionale”. Con questo mi riferisco al canale principale attraverso cui oggi noi italiani acquistiamo le polizze, ovvero direttamente con la compagnia assicurativa e la sua rete di agenzie dislocate sul territorio.

In base alla mia esperienza, voglio darti alcuni consigli che ti saranno utili nel caso tu decida di stipulare una polizza vita caso morte:

1) Non fidarti di qualsiasi compagnia o broker assicurativo

Cerca di scegliere aziende conosciute in quanto la loro reputazione deve essere sinonimo di garanzia. Devi avere la sicurezza che, nel caso l’evento per cui ti stai assicurando accadesse veramente, con ogni probabilità la compagnia che stai scegliendo rispetterebbe gli accordi presi. Insomma, dev’essere un’azienda seria. Compagnie come Generali, Unipol, Allianz, Reale Mutua etc. sono sicuramente delle buone opzioni che hanno sia dei portali online che la classica rete di agenti sparsi su tutto il territorio nazionale. Non ti sarà difficile metterti il contatto con loro.

2) Valuta più opzioni

Ti consiglio di non fermarti al primo preventivo ma di farne più di uno. Dal mio punto di vista l’ideale sarebbe averne tre: sono abbastanza per valutare un numero sufficiente di opzioni e non perdere l’opportunità di avere un prezzo più conveniente, e non sono tanti da farti perdere molto tempo.

3) Non avere fretta

Tipicamente i portali online hanno processi di acquisto più veloci mentre gli assicuratori in carne e ossa vorranno prima stringere una relazione personale per poi venderti anche altre polizze in futuro. Scegli tu quello che fa per te ma non avere troppa fretta, si tratta di una scelta importante e ti consiglio di prenderti tutto il tempo necessario per capire bene cosa stai acquistando e se risponde alle tue esigenze.

4) Leggi bene il fascicolo informativo

Prima di sottoscrivere qualsiasi tipo di assicurazione, leggi attentamente il fascicolo informativo. Si tratta di un documento obbligatorio che tutte le compagnie sono tenute a redigere per ogni prodotto assicurativo che commercializzano. Nelle prime pagine di ogni fascicolo troverai anche uno schema che riassume le parti più importanti. Si tratta di elementi sostanziali che non vanno presi con leggerezza.

Esempio: Durante le mie ricerche mi sono imbattuto in un prodotto offerto da una importantissima compagnia assicurativa italiana che aveva un prezzo molto attraente. Andando a leggere il foglio informativo, mi sono accorto che la polizza escludeva dalla copertura caso morte l’eventuale decesso in un Paese estero per cui Viaggiaresicuri.it ne sconsigliava il soggiorno. La limitazione non riguardava solo i Paesi afflitti da guerre interne o cataclismi vari, ma anche Paesi in via di sviluppo come, ad esempio, la Costa D’Avorio. Per chi come me ama viaggiare, questo è un fattore molto limitante che non giustifica il prezzo più basso della polizza. Se non avessi letto il fascicolo avrei probabilmente scoperto questo dettaglio troppo tardi e, soprattutto, non avrei avuto la possibilità di cambiare facilmente polizza se non pagando un premio molto più alto.

Non dimenticare la detrazione fiscale

Ricordati questo tipo di assicurazione da diritto ad una detrazione fiscale. Se vuoi maggiori informazioni leggi il post su come pagare meno tasse in cui te ne parlo in modo più approfondito.

Assicurazione sulla vita in caso di morte: un gesto d’amore

L’assicurazione sulla vita caso morte è un gesto d’amore che fai verso i tuoi cari. Questo è il motivo principale che mi ha spinto a fare questa scelta acquistando una polizza che per 20 anni garantisce un capitale alla mia famiglia in caso di una mia morte prematura. In futuro spero di avere la possibilità di aggiungerne altre per aumentare il capitale totale assicurato e dare loro ancora maggior serenità.

Domande per i lettori:

E tu hai già una polizza vita caso morte? Se sì, in base a cosa hai scelto la tua? Hai qualche consiglio aggiuntivo che pensi dovrei aggiungere? Se, invece, non ne hai ancora una, cosa ti sta spingendo a prendere in considerazione questo tipo di prodotto assicurativo?

Mi farebbe molto piacere avere la tua opinione. Scrivimi a info@felicitafinanziaria.it o mandami un messaggio per dirmi cosa ne pensi!

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